Anche quest’anno l’appuntamento si ripete!
San Salvatore di Sinis e la corsa degli scalzi.
Ospiti catturati, durante la colazione, dalla partenza degli scalzi dalla chiesa di S. Maria.
Questa tradizione religiosa è legata alle incursioni barbariche, che hanno colpito questa zona per lungo tempo.
Durante una di queste incursioni, gli abitanti di Cabras, al fine di salvare la statua di San Salvatore, la portarono via di corsa a piedi nudi per circa 7 km.
Secondo la leggenda, a causa della polvere prodotta dalla corsa e i rami trascinati lungo la strada, i nemici credettero di andare ad affrontare un esercito potente, e così, impauriti, scapparono.
La statua del Santo venne riportata a Cabras e, da allora in poi, ogni anno, ricordando quell’evento miracoloso, il rito si ripete come un rinnovamento del voto.

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