Quello che trasforma un viaggio guidato in una esperienza indimenticabile è la reale conoscenza e l’amore per il territorio da parte di chi disegna e (possibilmente) guida il tour. Conoscenza vuol dire non solo delle strade o delle località, ma dei paesi, delle persone che si incontrano e più in generale della cultura, quella vera e profonda e non solo quella “folkloristica”, del luogo. Mi piace usare una metafora, un viaggio è un po’ come un film, dove gli ospiti sono gli attori principali, il luogo visitato con la sua gente e le sue tradizioni sono la location e la guida è il regista, che dosa i tempi e le emozioni. Virtualmente un viaggio dovrebbe andare in crescendo, distribuendo quelli che ora vengono chiamati momenti “WOW” lungo tutta l’esperienza, riservando le sorprese più memorabili alla fine.